Tra i grandi compositori russi del secolo diciannovesimo va senza dubbio annoverato Cajkovskij, che è stato uno dei più grandi esponenti del tardo-romanticismo non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo ed internazionale. La sua influenza è ancora oggi molto forte su tutti gli autori che si cimentano nell’ambito delle composizioni orchestrali, delle opere ed anche dei balletti. E proprio in quest’ultimo genere Cajkovskij ha lasciato ai posteri opere immortali.
La bella addormentata di Cajkovskij
Cajkovskij è noto per una produzione vastissima, che ha toccato diversi ambiti artistici, compreso quello del balletto. Nel corso della sua parabola artistica sono tre i balletti che ha portato in scena e La bella addormentata, da un punto di vista prettamente cronologico, è il secondo. La prima assoluta di questa opera molto importante ebbe luogo nei primissimi giorni del 1890, precisamente il 15 gennaio, nel Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. In quell’occasione la coreografia venne affidata a Marius Pepita.
Il prologo de La bella addormentata
Questo balletto parte con un prologo che porta il pubblico alla corte di Re Floristiano, dove impazzano i preparativi per un evento molto importante, ovvero il battesimo della principessa Aurora. A questo importante avvenimento sono invitati cavalieri, fate e dame, che ovviamente si recano a corte con dei regali con cui verrà festeggiato l’importante evento. Tuttavia tra coloro che dovrebbero essere presenti non figura Carabosse: costei è una fata, che per punire quello che giudica un vero e proprio affronto, decide di mettere in atto un malefico sortilegio, per cui la principessa, quando avrà compiuto 16 anni, perderà la vita dopo essersi punta con un fuso. Tuttavia un’altra fata, di nome Lillà, decide di intervenire per neutralizzare tale sortilegio, riuscendo a tramutarlo in un un sonno che avrà fine solo quando un giovane principe riuscirà a baciarla e quindi a risvegliarla.
Il primo atto de La bella addormentata
Il primo atto si apre con i festeggiamenti per i sedici anni della principessa. Aurora ha ben quattro pretendenti alla sua mano e proprio quando la festa sembra andare avanti per il meglio, ecco comparire Carabosse, che riesce nell’intento di far toccare il fuso alla sventurata principessa. Quest’ultima sviene e proprio quando sta per sopraggiungere la morte, ecco che la fata Lillà riesce nel suo intento e tramuta la morte in un sonno che avrà fine solo con il bacio di un principe. Tutti gli invitati cadono in un sonno profondo e il castello si ritrova circondato dai rovi.
Il secondo atto de La bella addormentata
Il secondo atto di questo balletto di Cajkovskij si apre con un salto temporale di ben un secolo, in una radura vicino al castello. Qui si trovano alcuni nobili che si stanno dedicando ad una battuta di caccia. Tra loro spicca la figura del principe Desirè, il quale ad un certo punto si addormenta e si ritrova davanti la fata dei Lillà, che lo porta dalla principessa Aurora, raccontandogli lo sfortunato destino della principessa. Desirè si innamora subitamente e una volta svegliatosi decide di recarsi subito al castello. Riesce ad entrare nell’edificio e con un bacio alla principessa fa venire meno l’incantesimo. Tutti si risveglaino e la festa ricomincia: il principe potrà avere la mano della giovane.
Il terzo atto de La bella addormentata
Il terzo ed ultimo atto di quest’opera, si apre con la festa al castello che continua e con l’apparizione di diversi personaggi facenti parte delle fiabe di Perrault. I due sposi danzano in coppia con tutti gli invitati che li seguono, ormai coinvolti nei festeggiamenti e nella gioia per il lieto evento.